UN GRAZIE SPECIALE ALL’HOSPICE CIMA VERDE
Pubblichiamo di seguito una lettera apparsa sul quotidiano L’Adige nel mese di agosto.
Ciao Cesare. Sei arrivato all’Hospice Cima Verde il 24 aprile 2019, dopo tre mesi trascorsi al Santa Chiara. Eri consapevole di essere approdato in una struttura di eccellenza, pur intuendo che sarebbe stata la tua ultima dimora.
Ciò nonostante, appena arrivato, hai capito che questo era il luogo ideale. Ti sei sentito subito come a casa. Ti dicevo: questa ora è la nostra casa. Così è stato. Ti sono sempre stata vicino, giorno e notte. Dormivo accanto a te, anche se qualche volta mi suggerivi di tornare a casa per riposare nel nostro letto più comodo. L’ho fatto poche volte perché la casa, senza te, era vuota. Abbiamo vissuto insieme in una bella famiglia. Sei stato coccolato e vezzeggiato da tutto lo staff. Tutti, nessuno escluso, avevano un sorriso e una buona parola per te.
Non hai mai provato dolore fisico e al primo sentore di ciò, il rischio veniva immediatamente scongiurato. Era fondamentale il controllo del dolore, unitamente all’attenzione ai problemi psicologici e sociali. Quei giorni di calma e serenità sembrava dovessero durare in eterno. Abbiamo vegliato il tuo sonno leggero. Hai potuto trascorrere ore di svago guardando alla tv i tuoi programmi di sport preferiti. Hai apprezzato tantissimo il bagno con idro massaggio che gradivi a cadenza settimanale. Ricordo che la presidente, appena arrivato ti disse: qualunque cosa serva, non esiti a chiedere, se possiamo, esaudiamo tutti i desideri.
Io e, per mio tramite Cesare, vogliamo esprimere tutti sentimenti di gratitudine per tutto quello che l’Hospice Cima verde riesce a fare per far vivere i pazienti il più serenamente possibile. Continuate così, siete una realtà unica. Grazie per tutto quello che avete fatto e continuate a fare. Con infinita stima e riconoscenza.
Luisa Bassano